La storia e l'invenzione dello specchio, come sono cambiate le mode, gli usi e le necessità

Lo specchio: tutto quello che non sapete su un oggetto così semplice eppure così fondamentale per l’arredo di casa

Di tutti gli oggetti custoditi e collezionati nella vostra casa, avete mai pensato quanti di questi sono così scontati e comuni per l’uso che ne facciamo nelle nostre giornate? Un tavolo da cucina, un  divano, una lampada, piatti e bicchieri, tappeti, tende, letti.. Una lista lunghissima di mobili e oggetti d’arredo che, ci crediate o no, hanno anche loro una storia di tutto rispetto e che vogliamo iniziare a raccontarvi. Tutti gli  oggetti che fanno parte della vostra casa nascondono qualche  piccola curiosità. In questo articolo andremo a scoprire cosa si cela dietro allo specchio. Siete pronti? Mettetevi comodi allora!

La storia dello specchio: dalle origini ad oggi

Lo specchio ha origine antichissima, lo sapevate? Non proprio nella stessa forma in cui lo conosciamo oggi, certo, ma le prime versioni ufficiali di oggetti riconducibili agli specchi sono riportate in reperti risalenti al 6000 a.C.! Gli specchi in questione erano infatti oggetti in pietra levigata fatti di rame o stagno molto levigato, e dotati di un manico, spesso racchiusi in scatole di legno per non rovinarli . Gli specchi hanno quindi una vita antichissima, diventando così inconsapevoli oggetti per la cura estetica anche sin da quell’epoca lontanissima e arrivando poi fino agli Egizi, passando per il mito greco di Narciso: egli si innamorò perdutamente del suo viso celestiale specchiandosi in uno stagno, che imprigionò per sempre la sua anima fino ad ucciderlo. Un monito per tutti di non peccare di troppa vanità. L’invenzione dello specchio va ancora avanti negli anni, all’epoca del Rinascimento, dove per chi non aveva possibilità economiche ammirava la propria bellezza nel riflesso di  stagni, laghetti o pozzanghere. Dagli egizi quindi, poi agli etruschi e infine ai romani, lo specchio era prerogativa di nobili e patrizi. Arriviamo così a Murano,la famosa isoletta veneziana: qui i maestri del vetro inventarono la tecnica perfetta che fece diventare questo materiale come un oggetto tra i più importanti per la vita quotidiana. 

Come sono fatti gli specchi

Se fino ad oggi vi abbiamo raccontato come l’invenzione dello specchio abbia vita molto longeva, ora vogliamo raccontarvi con quali materiali sono stati realizzati nel corso del tempo.  Sin dalla notte dei tempi, gli specchi erano pietre molto levigate, arrivando poi  ai romani, che misero a punto la prima lavorazione in vetro incolore unendolo a fogli di piombo o stagno, e lanciando così la prima versione di quello che oggi conosciamo come specchio comune. Sin dalla notte dei tempi gli specchi erano fatti con strati convessi di argento o rame fusi, ma queste prime copie non erano soddisfacenti in quanto, con il passare del tempo,  la superficie degli specchi a contatto con l'aria e l'acqua si opacizzava. La prima invenzione dello specchio di vetro fu realizzato in una piccola isola italiana vicino Venezia chiamata Murano, da due artigiani, Andrea e Domenico. La vera rivoluzione avvenne a metà dell’800, quando a Firenze nacque  un nuovo processo di lavorazione che rese lo specchio più economico e accessibile a tutti: una soluzione di nitrato di argento, ammoniaca e acido tartarico, che serviva a fissare al vetro le varie particelle di argento, ricoperte poi dalla gommalacca. Con questo metodo di produzione il prezzo degli specchi calerà drasticamente e diventeranno accessibili a tutti.

Dall’invenzione dello specchio ad oggi: cosa è cambiato

Se la formula dall’800 ad oggi, da Murano a Firenze, resta sempre la stessa, è la sua destinazione che è cambiata: non è più un oggetto di uso esclusivamente nobiliare ma passa velocemente nelle mani (e tasche) di tutti. La storia dello specchio è affascinante quanto molto interessante per capirne la storia, l’uso e l’importanza di questo semplice oggetto, usato come complemento d’arredo nella maggior parte delle case di tutti. Un espediente che, se saputo usare nella giusta maniera, può ingrandire piccoli spazi o illuminare ambienti chiusi, regalando così importanza e funzionalità ad uno degli oggetti più utili e fascinosi di sempre.